Quesito. Un contribuente riceve fattura da un fornitore Irlandese per l’acquisto di un merce (software o altro bene). Considerato che il fornitore ha applicato in fattura l’Iva irlandese si chiede:
- è regolare l’applicazione dell’Iva?
- detto soggetto va trattato come un fornitore comunitario con auto-fatturazione ed inserimento negli elenchi INTRA oppure è da considerarsi un fornitore Italiano?
Risposta
In merito a quanto richiesto si precisa che:
- è corretta l’applicazione dell’Iva se l’acquirente non è iscritto alla banca dati Vies. In caso contrario (e sempre che l’acquirente abbia comunicato preventivamente la propria partita Iva preceduta dal codice Iso “IT”) occorre richiedere la sostituzione della fattura;
- se il soggetto non è abilitato alla banca dati Vies si procede alla registrazione della fattura ai soli fini reddituali. Non va effettuato reverse charge, né inviato il modello Intrastat. In caso contrario (ossia se invece il soggetto risulta iscritto al Vies) va effettuato il reverse charge sulla autofattura emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello del ricevimento della fattura, procedendo ad inviare l’Intrastat.
Si tenga infine presente che quanto indicato è contrario alla posizione assunta dalla Corte UE, che ha ritenuto irrilevante l’iscrizione al VIES in presenza di effettiva attività di impresa o professionale svolta (dovendo prevalere la soggettività passiva “effettiva” sulla realtà “apparente” risultante dal VIES).
(Fonte: www.redazionefiscale.it)