Il 4 dicembre il Consiglio dei ministri ha varato una nuova manovra correttiva contenente una serie di provvedimenti fiscali.
Tra le novità più importanti si cita la limitazione alla circolazione del contante a 1.000 €, l’aumento dell’aliquota Iva di 2 punti percentuali (a partire però dal 1 settembre 2012) e il ritorno a partire dal 1 gennaio 2012 dell’Ici (sotto il nuovo nome dell’Imu) anche sulla prima casa.
Limitazione a 1.000 € per la circolazione del contante
La novità più importante che andrà a modificare le vostre abitudini introdotta dalla nuova manovra correttiva è la limitazione alla circolazione del contante a 1.000 €.
Con la nuova manovra è vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, qualora il valore oggetto di trasferimento sia complessivamente pari o superiore a 1.000 euro (vale a dire fino a 999,99 euro e non più 2.500 euro). Il trasferimento può tuttavia essere eseguito per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A.
Tutti gli assegni bancari, postali e circolari d’importo pari o superiori a 1.000 euro (vale a dire fino a 999,99 euro e non più 2.500 euro), devono recare l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità.
Il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore deve essere inferiore a 1.000 euro (vale a dire fino a 999,99 euro e non più 2.500 euro).
Imu – nuova Ici
L’Imposta municipale unica (Imu che sostituisce l’Ici) sarà anticipata al gennaio 2012 e ad essere tassate saranno anche le prime case di abitazione.
Le aliquote saranno così suddivise:
I proprietari di una sola abitazione beneficeranno di una detrazione fino a concorrenza del suo ammontare di 200 euro. I sindaci potranno decidere di elevare tale soglia fino a concorrenza dell’imposta dovuta, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio.
Ai fini del calcolo dell’imposta dovuta, verrà effettuata una rivalutazione del valore immobiliare modulata per tipologia di edificio.
Alla conferma della quota già prevista dalla legge, pari al 5% della rendita castatale, si aggiunge il seguente innalzamento:
→ il valore verrà moltiplicato per 160;
→ il valore verrà moltiplicato per 80;
→ il valore verrà moltiplicato per 55;
→ il valore verrà moltiplicato per 120.
Aumento del 2% dell’Iva
Aumento delle aliquote Iva del 21% e del 10% che saliranno, rispettivamente, al 23% e al 12%. Un tale aumento comporterà un incremento significativo della spesa per tutti gli acquisti.
Riguarda, infatti, tutti i beni di consumo, anche quelli con aliquota al 10%, corrispondenti, prevalentemente, ai beni alimentari di prima necessità.
ATTENZIONEL’innalzamento dell’Iva non entra in vigore subito e non è ancora certo.Infatti, tale aumento si avrà:
|
Irpef
A sorpresa, è stato escluso l’intervento sull’Irpef. Nelle prime bozze c’era il ritocco al rialzo delle aliquote del 41 e del 43%, che avrebbe toccato i redditi superiori ai 55mila e 75mila euro. Entrambi gli aumenti sono stati accantonati nella bozza finale. La rinuncia al ritocco è compensata con un leggero aumento dell’addizionale Irpef (con corrispondente diminuzione dei trasferimenti alle regioni) dallo 0,9 all’1,23%.
Tassa su capitali scudati
E’ previsto un prelievo una tantum dell’1,5% sui capitali fatti rientrare in Italia con lo scudo fiscale. I capitali scudati finora in Italia, dopo tre operazioni tra il 2001 e il 2010 di rimpatri e regolarizzazioni di beni mobili e immobili esportati o detenuti clandestinamente all’estero, ammontano a 182 miliardi.
L’entità del prelievo dell’1,5%, se imposto sull’intero ammontare emerso, dovrebbe essere pari a 2,73 miliardi.
Irap
Le imprese potranno dedurre dall’Ires e dall’Irpef la quota di Irap “relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato”. L’Irap alle imprese “verrà sgravata” anche “per chi prevede” l’assunzione di “donne e giovani”. La misura in questione “va a ridurre il gettito dell’Irap per le Regioni e sarà perciò compensato con un aumento dei trasferimenti statali”.
Tassa su elicotteri e aerei privati
Il decreto prevede un’imposta erariale annuale sugli aeromobili privati immatricolati nel registro aeronautico nazionale. La tassa è calcolata in base al peso ed è raddoppiata per gli elicotteri privati.
Tassa su auto di lusso
La tassa sul lusso è prevista anche per le auto più potenti: “a decorrere dai pagamenti dovuti dal 1° gennaio 2012 per le autovetture è dovuta un’addizionale erariale della tassa automobilistica, pari a 20 euro per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 170 chilowatt (231 hp), da versare alle entrate del bilancio dello Stato”.
Bollo su depositi titoli
E’ prevista l’estensione del bollo dai conti correnti ad altri strumenti finanziari quali depositi titoli, polizze vita e fondi mobiliari.
Accise carburanti
Dal 1° gennaio 2012, l’imposta di fabbricazione sulla benzina salirà a 704,20 euro per mille litri, mentre quella del diesel a 593,20 euro per mille litri.
Recupero edilizio e risparmio energetico
Diventa strutturale l’agevolazione del 36% (finora sempre in proroga da 10 anni) sulle ristrutturazioni edilizie di abitazioni e viene estesa a edifici non residenziali per le zone colpite da calamità naturali. Le agevolazioni del 55% per l’efficienza energetica dovrebbero essere prorogate al 2014.
Lotta all’evasione fiscale
La lotta all’evasione fiscale si concentra su queste due novità.
Nell’anagrafe tributaria affluiranno tutte le informazioni relative ai conti correnti e ai rapporti necessarie per l’esecuzione dei controlli fiscali. Dal 1° gennaio 2012, gli operatori finanziari devono, infatti, comunicare periodicamente le movimentazioni che hanno interessato i rapporti, e ogni informazione relativa, necessaria per i controlli fiscali, nonché l’importo delle operazioni medesime.
Dal 1° gennaio 2013 professionisti, imprese individuali e società di persone potranno ottenere semplificazioni amministrative, assistenza diretta da parte del Fisco per l’esecuzione dei singoli adempimenti e una riduzione dei poteri di accertamento dell’amministrazione a condizione che provvedano all’invio telematico della documentazione relativa a tutte le operazioni attive e passive e effettuino tutti i movimenti finanziari superiori a 1.000 euro (nuovo limite per l’uso del contante) con mezzi di pagamento tracciabili, consentendo l’accesso alle proprie disponibilità finanziarie.
Optando per tale regime, sarà prevista una limitazione dell’operatività degli accertamenti di natura presuntiva.
(Fonte: Fiscal-ficus)