Lo Spesometro o anche definito comunicazione delle operazioni rilevanti a fini IVA previsto dal D.L. 78/2011, prevede la comunicazione telematica di tutte le operazioni rilevanti a fini IVA, siano esse documentate da fattura, scontrino, ricevuta fiscale o anche per le quali non sia obbligatoria la certificazione del corrispettivo pattuito.
Il termine ultimo per l’invio telematico di tale comunicazione è fissato in maniera distinta:
Rispetto agli anni d’imposta precedenti, lo spesometro per l’anno 2015 prevede alcune novità.
Con il provvedimento del 31 marzo 2015 l’Agenzia delle Entrate aveva stabilito degli esoneri:
Per l’anno d’imposta 2015, diversamente, queste due deroghe valevoli per l’anno 2014 vengono meno, obbligando quindi le Amministrazioni Pubbliche alla presentazione dello spesometro, nonché obbligando i commercianti al dettaglio e operatori turistici a dover comunicare tutte operazioni attive d’ importo unitario pari o superiore a 3.600 euro al lordo dell’IVA; sempre per i commercianti vige l’obbligo di comunicare tutte le operazioni attive documentate da fattura, senza alcuni limite minimo di importo.
Rimangono, invece, escluse le seguenti:
In caso di registrazione di documento riepilogativo delle fatture attive e passive, di importo non superiore a 300 euro, è possibile indicare nella comunicazione polivalente il riferimento al “documento riepilogativo”, senza aggiungere i dati di tutte le controparti indicate nelle singole fatture inferiori ai 300 euro (al netto di IVA)
(Fonte: Fiscal Focus)