A partire dal 1° gennaio 2011, per gli iscritti agli Albi degli Ingegneri e degli Architetti, per le Società di Professionisti e per le Società di Ingegneria,l’aliquota del contributo integrativo è elevata dal 2% al 4%.
Il contributo integrativo dovuto a Inarcassa – regolamentato dallo Statuto dell’Associazione che all’art. 23 ne stabilisce l’ entità – è calcolato in misura percentuale sul volume di affari dichiarato ai fini dell’IVA per l’anno di riferimento ed è ripetibile nei confronti del committente.
L’aumento dell’aliquota dal 2% al 4%, che entra in vigore con il nuovo anno, è una delle modifiche statutarie introdotte dalla riforma previdenziale di Inarcassa, varata con decreto interministeriale dello scorso 5 marzo, per assicurare la sostenibilità di lungo periodo del sistema pensionistico dell’Associazione e l’adeguatezza dei livelli pensionistici.
Bisogna prestare particolare attenzione alle parcelle “pro-forma” emesse fino al 31/12/2010 che erano calcolate con la precedente aliquota del 2%; consiglio di emetterne (sempre come pro-forma) con la nuova aliquota, in attesa del pagamento da parte del cliente, in modo da informarlo del nuovo importo da pagare con la maggiorazione.
Il contributo integrativo non è dovuto:
Il contributo integrativo non è dovuto:
Il contributo invece è dovuto quando il destinatario della prestazione professionale è l’ingegnere, l’architetto, l’associazione o società di professionisti, o la società di ingegneria quale committente finale (privato).
La nuova aliquota del 4% si deve applicare in tutte le fatture emesse dal 1° gennaio 2011, mentre, l’aliquota del 2% deve rimanere nelle fatture emesse nel 2010 anche se non sono state ancora incassate.
In fattura è imponibile Iva, e non essendo soggetto a Irpef non subisce la ritenuta di acconto del 20%.
Studi associati. Anche in presenza di associazioni tra professionisti il contributo integrativo è dovuto, lo stesso, viene pagato dai singoli professionisti in proporzione alle loro quote di partecipazione agli utili.
In caso di studi associati multidisciplinari con professionisti appartenenti a diversi albi, il compenso va ripartito distinguendo la parte assoggettata al 2% e al 4% in base alle quote di utili.