Si ricorda ai clienti di predisporre un inventario di magazzino di fine anno, sia per i beni presso l’azienda che dei beni presso i vari cantieri nei quali le imprese di servizi hanno lavori in corso.
Il dettaglio deve indicare le quantità ed i relativi valori così determinati:
le rimanenze devono essere iscritte al costo d’acquisto per le merci e le materie prime, o al costo di produzione, se si tratta di prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso di lavorazione. Nel caso sia minore, il valore da considerare è quello desumibile dall’andamento di mercato
I beni possono essere raggruppati per “categorie omogenee“, ossia prodotti con caratteristiche e valore simili.
Le imprese di servizi (es. artigiani) devono predisporre anche una situazione dei lavori in corso al 31 dicembre, indispensabile per la determinazione dell’utile d’esercizio, al di là del regime contabile adottato.
Questo dettaglio va predisposto anche dalle imprese in contabilità “semplificata” nonostante che dal 2017 applicano il criterio di “cassa” e le rimanenze finali non rilevano più ai fini della determinazione del redditi imponibile.