Nonostante le continue rassicurazioni del Governo, le aliquote Iva subiranno degli aumenti per norme già in vigore.
Salvo, ovviamente, che nel frattempo tali aumenti non vengano “sterilizzati” con l’approvazione di nuove norme, la cui copertura finanziaria deve essere garantita.
Riprendiamo dunque lo stato dell’arte in merito alle aliquote Iva vigenti.
Ai sensi dell’articolo 16 del D.P.R. 633/1972, nel sistema Iva nazionale trovano applicazione 4 diverse aliquote:
La misura dell’aliquota Iva applicabile è oggettivamente dipendente dal tipo di bene ceduto o di servizio effettuato.
La Tabella A allegata al decreto Iva individua i beni e i servizi che scontano un’aliquota Iva diversa da quella ordinaria e in particolare:
Quando il bene o il servizio non rientra in nessuna Parte della Tabella A allora trova applicazione – in via residuale – l’aliquota Iva ordinaria.
L’articolo 9 del D.L. 50/2017 ha previsto alcune modifiche con riferimento alle misure delle aliquote Iva applicabili dal 2018 in avanti.
In particolare, è stato stabilito l’innalzamento dell’aliquota Iva del 10%:
In seguito, l’articolo 5 del D.L. 148/2017 ha modificato le misure degli incrementi per gli anni 2018 e 2019, sicché in tali annualità l’aliquota del 10% salirà:
Resta invece fermo il già previsto aumento dell’aliquota Iva ordinaria al 25% a partire dal 2018. Tuttavia, viene previsto che la misura:
(fonte: ecnews.it)