l disegno di legge di bilancio 2018, in corso di approvazione, prevede una duplice estensione degli obblighi di fatturazione elettronica B2B (ossia tra soggetti con partita Iva), mediante Sistema di Interscambio:
dal 1° luglio 2018, per le prestazioni rese dai subappaltatori nel quadro di un contratto di appalto nel settore pubblico, nonché per le cessioni di benzina o gasolio per motori;
dal 1° gennaio 2019, per la generalità delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi che intercorrono tra soggetti passivi IVA.
C’è da dire che questa norma, che l’Italia intende adottare a fini antievasivi ed accompagnata dall’ulteriore estensione dello split payment, non è “supportata” dalle norme in materia di IVA dell’Unione europea.
Infatti, l’art. 232 della direttiva 2006/112/CE impone che il ricorso alla fattura elettronica risulti “subordinato all’accordo del destinatario”.
Lo Stato italiano dovrà quindi chiedere una deroga preventiva a questa direttiva europea.
Al di là di queste formalità, la direzione presa è quella indicata; pertanto bisogna attrezzarsi affinché i propri sistemi di fatturazione siano predisposti a questa modalità di fattura elettronica, che consiste nel:
Si fa notare che attualmente per le fatture elettroniche emesse nei confronti delle Pubblica Amministrazione vengono inviati tramite uno specifico e diverso canale telematico denominato “Sistema di Interscambio“.
Lo Studio gestisce per i propri clienti tutti questi adempimenti in completa autonomia.