Dal 1° gennaio 2015 aumentano le aliquote Inps per il versamento dei contributi alla Gestione Separata, che passano al 30,72% (+2/3%) e al 23,5% (+1,5%).
Per effetto dell’aumento disposto dal 1 gennaio 2015, ne consegue che tutti gli iscritti alla Gestione separata 2015 dovranno versare dal 2015 un aliquota del 30,72%.
Aumenta invece dell’1,5% l’aliquota contributiva per i soggetti già iscritti ad altre forme di previdenza oppure pensionati, i quali dovranno invece versare il 23,5% per l’anno 2015.
Le categorie interessate alla variazione delle aliquote contributive, lo ricordiamo, sono tutti gli iscritti alla Gestione Separata dell’Inps. Dai professionisti senza cassa titolari di partita IVA, associati in partecipazione che apportano solo lavoro, venditori a domicilio, lavoratori autonomi occasionali quando superano i 5.000 euro di compensi. E soprattutto datori di lavoro committenti e lavoratori collaboratori con contratto a progetto o contratto di collaborazione coordinata e continuativa.
Il rincaro colpisce particolarmente i professionisti senza cassa della Gestione Separata Inps, i quali versano la contribuzione di tasca propria come il resto dei lavoratori autonomi con partita IVA. Il rincaro del 3% per loro, considerato il minimale contributivo, comporta maggiori contributi da versare per almeno 450 euro annui.
I datori di lavoro committenti dei contratti a progetto o di collaborazione coordinata e continuativa, ma anche i lavoratori collaboratori stessi, dovranno anch’essi versare una contribuzione del 30,72% di cui un terzo a carico del lavoratore. Le aziende con questo aumento dell’aliquota vedono ridursi la convenienza della stipula di contratti a progetto.
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Per completezza riporto in sintesi il trattamento previdenziale e fiscale delle varie prestazioni assoggettate alla c.d. “gestione separata” INPS (da www.redazionefiscale.it):