Sale a 116 il numero degli studi di settore che accedono al regime premiale, coinvolgendo 26 nuovi studi di settore.
In questo modo per il periodo d’imposta 2013 ci saranno circa un milione e mezzo di contribuenti potenzialmente interessati.
Regime premiale – La norma, contenuta nel Salva Italia (D.L. 201/2011), stabilisce che per i contribuenti che dichiarano, anche per effetto dell’adeguamento, ricavi o compensi in misura uguale o superiore alle stime degli studi di settore, che risultano coerenti agli indicatori previsti dai relativi Decreti di approvazione degli studi e sono in regola con gli obblighi di comunicazione, sono previsti i seguenti benefici:
Provvedimento – Con il Provvedimento 25 giugno 2014, l’Agenzia delle Entrate ha indicato i soggetti che possono accedere al regime premiale, per l’anno d’imposta 2013. L’elenco degli studi ammessi, approvato con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate conta 26 new entry rispetto al 2012. La scelta è stata fatta tenendo conto delle analisi effettuate sulla base dei dati dichiarativi, delle modifiche agli studi apportate dai decreti ministeriali 23 dicembre 2013 e 24 marzo 2014 e delle valutazioni espresse dalle Organizzazioni di categoria.
Periodi d’imposta precedenti – Ricordiamo che per il periodo d’imposta 2011 tale regime premiale è stato applicato, a 55 studi di settore mentre per il periodo d’imposta 2012 la platea si è leggermente allargata. Il provvedimento 82537 del 5 luglio 2013 delle Entrate aveva infatti previsto che i bonus per i soggetti congrui e coerenti (art. 10 del D.L. 201/2011) operassero per 90 dei 205 studi di settore di Unico 2013. Per i restanti 114, quindi, l’abbinamento poteva solo attribuire l’esimente per il regime previsto per le società di comodo.
(Fonte: Fiscal Focus)