Credo che in pochi abbiano preso coscienza della grande confusione che si è creata a livello normativo in merito alla nuova TASI (TASSA SUI SERVIZI INDIVISI) di competenza dei Comuni, a copertura del buco di bilancio creato dalla scellerata scelta politica di eliminare l’IMU sull’abitazione principale (spesso erroneamente definita “prima casa”).
Pochi sanno che questo nuovo balzello deve essere calcolato dal cittadino e non è il Comune (salvo rare eccezioni da plaudire) a farsi parte attiva, nonostante la legge di Stabilità lo preveda (*).
Pochi sanno che la norma prevede che anche l’occupante (inquilino, comodatario ecc.) deve versare una quota dal 10% al 30%.
In queste condizioni lo Studio non garantisce gli adempimenti previsti alla prima scadenza utile al 16/06/2014.
Invito pertanto a rivolgersi al proprio Comune per un supporto.
Si legga questo articolo del dott. Gigliotti.
Ecco un ulteriore articolo di commento.
Per chi volesse gestirsi in proprio il calcolo, segnalo il sito http://www.amministrazionicomunali.it/.
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(*) Legge n. 147 del 17 dicembre 2013, istitutiva della tassa, comma 689 dell’articolo 1:
“…Con uno o più decreti del direttore generale del Dipartimento delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il direttore dell'Agenzia delle entrate e sentita l'Associazione nazionale dei comuni italiani, sono stabilite le modalità di versamento, assicurando in ogni caso la massima semplificazione degli adempimenti da parte dei soggetti interessati, e prevedendo, in particolare, l'invio di modelli di pagamento preventivamente compilati da parte degli enti impositori…”.