E’ l’ASL, sull’esercizio già avviato, che svolge attività di vigilanza sul rispetto dei requisiti strutturali e funzionali richiesti dalle norme. L’attività di controllo sarà, in particolare indirizzata, alla verifica dell’applicazione di idonei misure di controllo dei rischi per la salute umana connessi allo svolgimento dell’attività di acconciatore. Al fine di agevolare ed indirizzare la progettazione di strutture che poi verranno utilizzate per svolgere l’attività acconciatore, si elencano di seguito i requisiti minimi previsti dalla normativa vigente, nonché alcune indicazioni di buona prassi igienica. Locali necessari:
Altezze e rapporti aereoilluminanti:
Locale | Altezza MIN | Superficie MIN | Rapp.A.Illuminante* |
Postazione attività | m. 2,70 | Vedi note 2 | 1/8 |
Zona attesa | m. 2,70 | Mq 9 | 1/8 |
Servizi igienici | m. 2,40 | Mq 1 | Mq 0,6 o ventilaz.forzata |
Antibagno | m. 2,40 | Mq 1 | |
Deposito | m. 2,40 | Adeguato al volume | |
Spogliatoi addetti | m. 2,40 | Mq.3 + 1 per ogni addetto | Ventilazione nat. o forzata |
1. L’aerazione naturale può essere integrata, o sostituita, dall’installazione di impianto di condizionamento realizzato conformemente alla norma tecnica UNI 10339 (con relazione tecnica dell’impianto stesso indicante tra l’altro i ricambi volume/ora, l’ubicazione delle prese d’aria – ad altezza di almeno 3 m dal suolo se ubicate all’interno di cortili e di almeno 6 m se su spazi pubblici – dei punti di espulsione esterni – a tetto in posizione tale da non interferire con eventuali aperture di ventilazione naturali o artificiali). L’illuminazione naturale può essere integrata o sostituita da apparecchiature per l’illuminazione artificiale. 2. La superficie minima necessaria per la prima postazione di lavoro è di mq 15, al netto dei servizi igienici e di eventuali locali accessori. Ogni ulteriore postazione di lavoro dovrà avere di norma una superficie minima di 5 mq. Superfici inferiori sono consentite (ad esempio per box solarium) a condizione che il singolo box presenti un diametro di almeno mt. 1,50. 3. Il dispositivo per aerazione forzata dei servizi igienici dovrà essere dotato di canna di esalazione sfociante oltre il colmo del tetto ed assicurare un ricambio minimo di 6 volumi/ora se in aspirazione continua ovvero 12 volumi/ora se in aspirazione REQUISITI SINGOLI LOCALI LOCALE ATTIVITÀ – le pareti delle postazioni di lavoro devono essere rivestite con materiale lavabile e disinfettabile (piastrelle o materiale equivalente) sino all’altezza di m.2,00 – il pavimento dovrà essere unito e lavabile – le porte e gli infissi e gli arredi dovranno avere superfici lisce e di facile pulizia – le attrezzature compresi i lavatesta devono essere installate in modo di consentire adeguata pulizia e sanificazione delle attrezzature stesse e dell’area circostante. DOTAZIONE – armadietti chiusi per riporre la biancheria pulita per ogni cliente – recipienti chiusi per la biancheria usata – recipienti per rifiuti – prodotti e/o attrezzature per al disinfezione degli arnesi di lavoro – contenitori resistenti con coperchio per l’eliminazione di taglienti monouso (es. lamette ecc.) se utilizzati. L’eliminazione dei taglienti deve avvenire con le cautele idonee a evitare tagli accidentali. SERVIZI IGIENICI Dovrà essere previsto almeno un servizio igienico accessibile dall’interno della struttura e ad uso esclusivo dell’attività. Dovrà essere dotato di: – riscaldamento – pareti rivestite con materiale lavabile sino ad un’altezza di m 2, – lavabo munito di rubinetteria a comando non manuale, distributore di sapone ed asciugamani non riutilizzabili, – antibagno. La separazione tra bagno ed antibagno dovrà essere realizzata a tutta parete. L’antibagno può essere a servizio di uno o più servizi igienici. Nel caso di antibagno comune a più servizi igienici, può essere installato un unico lavabo con relativa dotazione nell’antibagno stesso. In presenza di dipendenti dovranno essere presenti servizi igienici secondo quanto previsto dalle specifiche disposizioni in materia di igiene del lavoro. SPOGLIATOI DIPENDENTI Dovranno essere dotati di: – riscaldamento – armadietti con possibilità di chiusura per riporre gli indumenti privati (uno per ciascun dipendente). Nel caso gli operatori svolgano attività “insudicianti” o utilizzino sostanze oleose e/o pericolose ecc gli armadi per gli indumenti da lavoro devono essere separati da quelli per indumenti privati. Gli spogliatoi devono essere distinti per sesso. Può essere utilizzato un unico spogliatoio in attività con massimo 5 dipendenti. E’ ammesso posizionare gli armadietti nell’antibagno dei servizi igienici purché sia ad uso esclusivo degli operatori e sufficientemente ampio per contenere tutti gli armadietti necessari. ULTERIORI INDICAZIONI REQUISITI PROFESSIONALI Per lo svolgimento dell’attività risulta necessario essere in possesso dell’abilitazione professionale prevista dall’art. 3 L 174/05. RESPONSABILE TECNICO In ogni sede operativa dell’impresa deve essere nominato il responsabile tecnico (uno per salone!). Il responsabile tecnico deve essere in possesso dell’abilitazione professionale e deve essere sempre presente nell’esercizio negli orari di apertura e svolgimento dell’attività In caso di assenza per malattia o temporaneo impedimento del R.T. il titolare dell’esercizio deve designare un sostituto munito di idonea abilitazione professionale. VENDITA DI PRODOTTI INERENTI L’ATTIVITA’ DI ACCONCIATORE L’art. 2 del Regolamento regionale 28 novembre 2011 n. 6 consente alle imprese di acconciatura la vendita alla clientela di prodotti cosmetici, parrucche ed altri beni accessori relativi ai trattamenti effettuati quali ad esempio le creme per barba, dopobarba, shampoo, balsami, lozioni per capelli, gel per capelli, tinture, lacche per capelli. Tali prodotti devono essere certificati e garantiti ai sensi delle vigenti normative nazionali e comunitarie. Per la vendita di tali prodotti non è richiesta la presentazione allo Sportello Unico della Scheda 1 – S.C.I.A. (attività di vendita). ATTREZZATURE Tutte le attrezzature utilizzate per l’esercizio dell’attività devono essere in possesso delle caratteristiche di conformità anche ai fini della sicurezza ed essere mantenute in tale stato. Tutte le attrezzature che prevedano il contatto diretto con cute e mucose devono essere di tipo monouso o sottoposte a sterilizzazione. LAMPADE ABBRONZANTI L’utilizzo di lampade abbronzanti rientra esclusivamente nell’attività di estetica, e pertanto, occorre ribadire che, anche in presenza del solo utilizzo di lampade, l’attività ricade nella legge 1/90 nonché nelle disposizioni del Decreto 12 maggio 2011 n. 110. Dovranno, quindi, essere presenti tutti i requisiti igienico-sanitari previsti per i locali destinati all’attività di estetista ed il possesso della relativa qualifica professionale. APPROVVIGIONAMENTO IDRICO L’esercizio deve essere dotato di acqua potabile proveniente da acquedotto pubblico. Nel caso la zona non sia servita da pubblico acquedotto e pertanto l’esercizio sia dotato di sistema di approvvigionamento autonomo (pozzo privato) dovrà essere richiesto ed ottenuto, a cura del titolare, certificato di potabilità e dovranno essere effettuate annualmente analisi di controllo. RECAPITO SCARICHI IDRICI Gli scarichi idrici derivanti dall’esercizio devono recapitare in fognatura pubblica previa richiesta di allacciamento. Nel caso la zona sia sprovvista di pubblica fognatura, lo scarico dovrà essere espressamente autorizzato dalla Provincia competente. RIFIUTI I rifiuti urbani dovranno essere conferiti al servizio di nettezza urbana. I taglienti monouso che vengono a contatto con la cute sono rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo e pertanto non possono essere smaltiti mediante conferimento al servizio di nettezza urbana. Lo smaltimento deve avvenire avvalendosi di ditte autorizzate. AGIBILITÀ ED IMPIANTI I locali utilizzati dovranno essere in ogni caso in possesso dei requisiti di agibilità e tutti gli impianti (elettrico, termico, idraulico e condizionamento) dovranno essere certificati rispondenti alla vigente normativa ai sensi della DM 37/08. PROTOCOLLO DI SANIFICAZIONE -> new Per ogni sede dell’impresa dovrà essere redatto e custodito un protocollo di sanificazione e di sterilizzazione dei locali e degli strumenti utilizzati secondo lo schema di seguito riportato. DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE NEI NEGOZI DI ACCONCIATURA Disinfezione delle mani Per la disinfezione delle mani possono essere utilizzate ad es.soluzioni acquose di composti iodati o clorexedina gluconato su cute già umida frizionando per 2-3 minuti e usando uno spazzolino per le unghie. Sciacquare e asciugare con panno pulito o sterile. Disinfezione della cute Per la disinfezione della cute, nel caso di operazioni di manicure e pedicure, possono essere utilizzate ad es. soluzioni composte con basi di ammonio quaternario o alcoli da soli (citrosil alcolico incolore, bialcol, alcol denaturato al 70%). Disinfezione degli strumenti di lavoro Gli strumenti di lavoro dopo ogni utilizzo devono essere sottoposti alle seguenti fasi: – sciacquare in acqua corrente; – immergere in soluzioni detergenti/disinfettanti per almeno 30 minuti (per alcuni strumenti quali: forbici e tronchesi, è possibile effettuare una disinfezione superficiale con apposito disinfettante); – sciacquatura finale in acqua corrente; – asciugatura con salviette monouso; Riporre gli strumenti in uno degli apparecchi in uso e operare secondo le istruzioni del costruttore dell’apparecchio: In caso di sterilizzazione mediante stufe a secco, gli strumenti vengono sottoposti a una temperatura di 180° per 30 minuti, oppure 170° per 60 minuti, oppure 160° per 120 minuti. In caso di sterilizzazione in autoclave, gli strumenti vanno inseriti in apposite buste, sigillati e riposti nella camera di sterilizzazione per un tempo pari a quanto indicato dal costruttore dell’apparecchio. Indicare nel Protocollo i minuti, la temperatura e pressione. Le buste contenente gli strumenti saranno aperte davanti al cliente al momento dell’utilizzo; In caso di sterilizzazione in un apparecchio a sfere di quarzo, gli strumenti vanno rimossi afferrandoli a livello dell’impugnatura o utilizzando pinze sterili e riposti successivamente in appositi contenitori sterili, oppure in sterilizzatore raggi UV-C. In caso di disinfezione ad alto livello gli strumenti vanno immersi in soluzione nei disinfettanti per periodi di tempo indicati dal produttore del disinfettante; vengono poi estratti con pinze sterili, lavati in acqua sterile per rimuovere il disinfettante, asciugati e infine riposti in appositi contenitori sterili, oppure in sterilizzatore raggi UV-C. Lo scopo dell’asciugatura con panni sterili è quello di eliminare tutti i residui umidi per evitare corrosioni e macchie biancastre sugli strumenti. Il confezionamento ha lo scopo di garantire che dopo la sterilizzazione gli strumenti mantengano lo stato di sterilità e siano protetti da contaminazione. Disinfezione di materiale in gomma e plastica I materiali in gomma e plastica ( spazzole, spatole, pettini, bigodini ecc.) devono essere sottoposti alle seguenti fasi: – sciacquare con acqua corrente; – immergere in soluzioni detergenti e disinfettanti per almeno 30 minuti; – sciacquatura finale in acqua corrente; – asciugatura con salviette monouso e riporre in un contenitore per il pulito. Disinfezione ambiente Pavimenti, pareti, arredi: – pulizia preliminare a umido o con scopa aspiratore per rimuovere lo sporco; – disinfezione con stracci o spugne imbevute in soluzione acquosa di aldeide formica al 5% o sali di ammonio e clorexidina o ipoclorito di sodio; – lasciare asciugare; Sciacquare spesso in acqua gli stracci impiegati. Lavelli, servizi igienici: – pulizia con normali detergenti. Gli impianti di trattamento dell’aria devono essere sottoposti periodicamente a interventi di manutenzione. Carrelli e poltrone devono essere tenuti costantemente in perfette condizioni di pulizia; il loro lavaggio deve essere eseguito con soluzioni detergenti e disinfettanti Abbigliamento Durante il lavoro gli operatori devono indossare sopravvesti o apposite divise preferibilmente di colore chiaro sempre in perfette condizioni di pulizia. Durante il lavoro non devono essere portati anelli, e si raccomanda anche di non indossare bracciali e orologi. Eventuali abrasioni, ferite o infezioni alle mani devono essere curate e sempre protette. Dispositivi monouso I dispositivi monouso come lamette, aghi ecc. devono essere riposti in apposito contenitore e conferiti a ditte autorizzate allo smaltimento, nel rispetto delle procedure previste dalla normativa vigente. PRESIDI DI PRIMO SOCCORSO Le aziende con meno di tre lavoratori dovranno avere a disposizione il pacchetto di medicazione i cui contenuti sono elencati nell’allegato n. 2 del DM 15 luglio 2003 n. 388. Le aziende con tre o più lavoratori dovranno avere a disposizione la cassetta di pronto soccorso i cui contenuti sono elencati nell’allegato n. 1 del DM 15 luglio 2003 n. 388. ACCESSIBILITA’ PER PORTATORI DI HANDICAP A riguardo della accessibilità da parte di portatori di handicap alla struttura ed ai servizi igienici si rinvia alle indicazioni degli Uffici Comunali in quanto competenti per legge in tale materia. Infine è sempre meglio sottolinearlo… Non è ammesso lo svolgimento dell’attività di acconciatore in forma ambulante e di posteggio ai sensi della Legge 174/2005. L’esercizio delle attività di acconciatore può essere svolta a domicilio del cliente a condizione che l’impresa esercente l’attività disponga già di sede fissa.