La legge di stabilità 2014 ha introdotto l’obbligo di effettuare il pagamento dei “canoni di locazione di unità abitative”, di qualsiasi importo, con “forme e modalità che escludano l’uso del contante”, estendendo l’obbligo anche alle locazioni transitorie, quelle stipulate con studenti e quelle turistiche.
L’unica eccezione è prevista per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Dal 1° gennaio 2014 scatta l’obbligo per i proprietari di incassare il corrispettivo con assegno o bonifico dall’inquilino, anche se non è esclusa la possibilità di utilizzare altri mezzi tracciabili come il bancomat.
Fino a oggi l’obbligo di tracciabilità veniva ricondotto nel più generale limite antiriciclaggio dei 1.000 euro.
L’anagrafe condominiale – La legge di stabilità 2014 introduce un’ulteriore disposizione anti-evasione, che concede la facoltà ai Comuni di consultare i registri dell’Anagrafe condominiale.
È la Riforma del condominio, entrata in vigore il 18 giugno 2013, che ha istituito il registro.
Esso viene tenuto dall’amministratore per ciascun condominio, a pena di revoca per giusta causa, e deve contenere i nomi degli inquilini e ogni variazione nella compagine condominiale entro 60 giorni dalla variazione.
La detrazione del 19% – Si ricorda che i genitori o i figli stessi, se non a carico, possono godere di una detrazione pari al 19% della spesa sostenuta per i canoni di locazione, di ospitalità e per le assegnazioni di alloggi e posti letto da enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari Onlus e cooperative, con una spesa massima di 2.633 euro all’anno.
Per applicare la detrazione, l’università deve essere distante dal Comune di residenza almeno 100 km. e in ogni caso in un’altra provincia rispetto a quella del Comune di appartenenza (l’agevolazione vale anche per chi studia in un Paese europeo). Perciò i potenziali beneficiari sono quei:
Supersanzioni per il locatore evasore – Nel 2011 il Decreto sul Federalismo fiscale introdusse la possibilità per gli inquilini di denunciare il proprietario alle Entrate, nel caso questi non volesse stipulare un contratto di locazione regolare. Chi lo fa ha diritto per quattro anni, rinnovabili di altri quattro, a un canone calmierato (pari al triplo alla rendita catastale su base annua, che in genere è il 70% in meno dei valori di mercato).
Sulla legittimità di questo sistema sanzionatorio, tuttavia, siamo ancora in attesa di una pronuncia della Corte costituzionale, prevista per il 12 febbraio 2014, per il fatto che sembra venga violata la libertà d’iniziativa economica del proprietario-evasore, dato che egli si trova costretto per otto anni a concedere il proprio immobile abitativo a uno stesso locatore, a un canone ben al di sotto al valore di mercato.
(Fonte: Fiscal Focus)