Una valida alternativa alle forme di assicurazione tradizionali per piccoli rapporti di lavoro, può bene essere quella dei c.d. “buoni lavoro” o voucher.
Il recente D.L. Lavoro n. 76/2013 (convertito nella Legge n. 99/2013) ha stabilito che il rapporto gestito con i voucher non debba più avere natura “meramente occasionale”, essendo esclusivamente indispensabile il rispetto del valore economico della prestazione, come unico elemento che di fatto certifica l’occasionalità della prestazione), pari a:
ACQUISTO ED ATTIVAZIONE
E’ possibile acquistare i buoni lavoro presso l’INPS, le Poste Italiane oppure le tabaccherie autorizzate. Una volta acquistati gli stessi potranno essere attivati semplicemente comunicando i dati del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione. Detta attivazione potrà avvenire tramite:
L’importo del voucher potrà essere riscosso direttamente dal lavoratore al netto delle trattenute previdenziali ed assistenziali (indicate di seguito) presso gli sportelli postali. In alternativa è possibile utilizzare il servizio telematico.
DENUNCIA
Dopo la registrazione e l’acquisto, è possibile procedere alla cosiddetta “denuncia preventiva” delle prestazioni di lavoro, da effettuare nei giorni antecedenti l’inizio della prestazione o il giorno stesso. Nella denuncia, oltre all’indicazione dei soggetti che intraprenderanno l’attività lavorativa, andranno indicati altresì una serie specifica di dati, tra i quali: tipo di Ente/Impresa, data di inizio e fine prevista della prestazione, luogo di lavoro, …
PAGAMENTO
Il datore di lavoro, prima di poter procedere al pagamento della prestazione lavorativa, dovrà dichiarare l’avvenuta esecuzione della prestazione, specificando la data di inizio e di fine della prestazione lavorativa effettuata, l’aliquota del compenso netto (pari al 75% del valore nominale del buono lavoro) ed il valore economico da attribuire alla prestazione.
Solo a quel punto il sistema potrà provvedere al pagamento della prestazione al lavoratore.
VALORE DEL VOUCHER
Il voucher ha un valore nominale (lordo) di 10, 20 o 50 euro. Esso comprende i seguenti oneri:
Ciò significa che il valore netto di un voucher acquistato dal committente a 10 euro è pari a 7,50 euro, e corrisponde al compenso minimo a fronte di un’ora di prestazione.
(Fonte: Tuttonoprofit.com)