I lavoratori che hanno versato contributi in diverse casse o gestioni previdenziali possono sommare le varie anzianità e i vari accrediti contributivi.
Con questa operazione è possibile ricevere un’unica pensione e può essere richiesta sia da lavoratori autonomi che dipendenti, come pure dai liberi professionisti iscritti alle proprie casse. Vale pure per i lavoratori parasubordinati (c.d. co.co.co, co.co.pro, lavoratori a progetto)
È completamente gratuita, a differenza della “ricongiunzione” che, invece, è a pagamento; quest’ultima consiste nel cumulare in un’unica cassa o gestione, i versamenti fatti su diverse casse.
Unico vincolo richiesto è il possesso di almeno 3 anni di anzianità contributiva in quella gestione che si intende “totalizzare”.
Ovviamente non possono essere cumulati periodi coincidenti (ossia che nel medesimo momento risultano versati su più gestioni). Sono pure esclusi i periodi figurativi per malattia e disoccupazione (utili, invece, al fine della misura della pensione).
La domanda va presentata all’ente previdenziale presso cui risulta accreditata la più recente contribuzione; è poi l’Inps che provvede a pagare le somme spettanti, richiedendone il rimborso pro-quota alle singole gestioni coinvolte.
Se nella totalizzazione vi sono contributi riferiti alla gestione dei lavoratori dipendenti, spettano pure gli assegni familiari.
È uno strumento molto interessante in quanto consente di maturare la pensione ai soggetti con almeno 20 anni di contributi e 65 anni di età, anche su più gestioni previdenziali.