Commercio, gli operatori potrebbero preferire la fattura
Dal 1° maggio i clienti dovranno fornire al venditore/prestatore il proprio codice fiscale quando l’ammontare dell’acquisto risulterà pari o superiore a 3.600 euro.
La documentazione emessa dal venditore/prestatore (scontrino o ricevuta fiscale) andrà perciò integrata con il codice fiscale dell’acquirente. L’agenzia delle Entrate dovrà indicare le modalità per la comunicazione dei dati relativi alle operazioni per importi superiori a 3.600 euro. Di conseguenza, molti contribuenti, prestatori di servizi o venditori di beni, potrebbero essere indotti a preferire di emettere la fattura anziché lo scontrino, in quanto il primo documento già comprende le ulteriori informazioni richieste.
(fonte: Il Sole 24 Ore)